Autore: Gianfranco Massetti (Gianfranco Massetti)

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Verso il 26 maggio

Il cammino verso le elezioni comunali del 26 maggio si presenta particolarmente accidentato per tutte le formazioni politiche locali. E obiettivamente, per l’elettore, non sarà facile decidere. Vediamo il panorama per come si è definito sino ad oggi.

Versante Centro destra. L’alleanza che ha unito, nel governo locale, le formazioni di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Vivere Paderno e Paderno Cresce non si presenta unita al primo turno. Francamente non si capisce perché. E questo motivo di opacità rischia di allontanare di più l’interesse per la vita pubblica cittadina. Ci sono state e ci sono diverse valutazioni sull’operato della maggioranza che ha governato per 10 anni questo comune? Bene, se si. E quali sono?

L’ampliamento del Carrefour, il piano RE3 dentro il
parco di via Gorizia? Altro? Se invece si tratta di ambizioni personali dei
vari candidati o dei vari potentati che fingono di dividersi per poi accordarsi
sulle poltrone al secondo turno bah… Che miseria.

Versante Centro sinistra. L’alleanza PD, Scelta Civica, Insieme per cambiare, Sinistra per Paderno, che perse le elezioni comunali del 2014 doveva rafforzare la sua collaborazione all’opposizione, in Consiglio comunale e in città, per ripresentarsi unita a questo appuntamento. Sarebbe stato un atto di ragionevolezza. Ma qualcuno ha buttato a mare quel patrimonio. Ora ripresentare quel progetto è risultato impossibile. Il PD andrà da solo con liste vicine; Insieme per Cambiare probabilmente in un alleanza civica con una lista denominata “Sinistra per Paderno Dugnano” e un’altra lista, e il PRC in solitudine. Speriamo che l’elettorato deluso dalle politiche nazionali del  centro sinistra si faccia forza e pensi solo a Paderno Dugnano e al …

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Il pronto soccorso? Non chiude.

Felice di smentire una informazione rivelatasi non veritiera. E felice di informare che il quotidiano il GIORNO di oggi, a firma di Margherita Abis smentisce la notizia di una imminente chiusura del Pronto soccorso della clinica San Carlo di Paderno Dugnano. Scrive infatti la Abis che il Pronto soccorso della clinica

“Si è ritrovato al centro delle polemiche e qualcuno ha temuto addirittura che potesse chiudere. Ma il pronto soccorso della clinica San Carlo di Paderno Dugnano ha subito respinto ogni accusa al mittente. Con l’inchiesta sollevata dall’Associazione medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale (Anaao) della Lombardia e riportata anche sulla stampa nazionale, il presidio padernese era stato inserito in una sorta di lista nera dei pronto soccorso, perché fuori da determinati requisiti.

Secondo il decreto ministeriale 70 del 2015, voluto dall’allora ministro Beatrice Lorenzin, in una metropoli come Milano i pronto soccorso dovrebbero sottostare ad alcuni parametri: un numero di accessi annuo superiore a 20mila unità e un bacino di utenza compreso tra 80mila e 150mila abitanti. Requisiti che, secondo l’indagine, la clinica non rispetterebbe.

La direzione dell’ospedale però non ci sta e immediatamente sciorina dati che dicono il contrario. «Gli accessi al triage, nel corso del 2018, hanno toccato quota 23.108. E ogni anno ci collochiamo tra i 23 e i 24mila, con una media di 70 ingressi al giorno – spiega la presidente della clinica San Carlo, Patrizia Bernardelli – Mentre il bacino di utenza ha raggiunto i 290.986, dal momento che copriamo non solo Paderno ma anche i Comuni limitrofi: Limbiate, Senago, Bollate, Cormano, Nova Milanese, Varedo, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo.

I dati quindi