Una commissione territorio da dimenticare. Non per i numerosi cittadini presenti e per il buon lavoro dei consiglieri di opposizione ma per la sordità e l’arroganza del centrodestra e del reggente Bogani. Il vicesindaco introduce ribadendo la posizione della giunta. “La variante rappresenta un giusto compromesso, un giusto equilibrio”, usando il Parco del Seveso come schermo all’operazione sbagliata e speculativa di un privato costruttore. E dopo aver snocciolato tra osservazioni non ammesse, osservazioni accolte e osservazioni respinte conclude affermando che l’obiettivo pubblico (parco del Seveso) è superiore a questo sacrificio (parco di via Gorizia). In realtà la Giunta comunale – e i suoi tecnici- non risponde a nessuna delle numerose osservazioni tecniche e politiche avanzate dai 4 documenti presentati dai partiti di opposizione e dalle associazioni ambientaliste.
I consiglieri Giuranna, Caputo, Marelli e Biraghi hanno diversamente sottolineato le problematicità politiche, urbanistiche e tecniche della variante che la Giunta Comunale vuole approvare nel prossimo Consiglio comunale dell’8 maggio.
In particolare segnalo alcune osservazioni di particolare gravità:
1.La mancanza di un chiaro interesse pubblico non essendo serio l’interesse di fare un parco distruggendone un’altro;
2.L’indifferenza alle preoccupazioni di cittadini che numerosi, oltre 3.000, hanno presentato una petizione per chiedere all’Amministrazione Comunale di non approvare un simile scempio;
3.Le numerose deroghe presenti nella variante a favore dell’interesse del privato;
4.Il contenzioso in corso tra il privato e l’Amministrazione per il mancato pagamento dell’IMU che inficia i rapporti con la Pubblica Amministrazione;
5.La mancanza di un atto formale prodromico di svincolo del parco di via Gorizia dai beni indisponibili, prima di qualsiasi atto di permuta e di variante.
Infine la domanda più semplice …