Un appello per la scuola pubblica

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Abbiamo ricevuto da Laura Bassanetti (Csp Paderno Dugnano) Prc-Sinistra alternativa la seguente lettera aperta, che pubblico volentieri. Pone un problema alle forze di sinistra e ai blog informativi sul quale riflettere.

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Socialisti Paderno Dugnano
P.c.i. Paderno
Lista civica Persone al centro Paderno
P.d. Paderno Dugnano

IL COMODATO GRATUITO DEI LIBRI DI TESTO NELLE SCUOLE.
QUALCUNO CI AIUTA AD AIUTARE I GENITORI DI PADERNO?

In Questi giorni a Paderno Dugnano si parla di equità, ma intanto le scuole sono al freddo.
La scuola pubblica italiana è in una situazione di sotto finanziamento così palese che poche settimane fa è successo qualcosa di inatteso: si è addirittura dimesso il Ministro della pubblica Istruzione, quando si è abituati a pensare che i ministri della Scuola siano lì per far finta che va tutto bene.
Aperta la strada all’autonomia scolastica e al concetto di preside manager e di scuola come azienda c’è poco da scandalizzarsi se una scuola di Roma prende sul serio il marketing e descrive con dovizia di particolari la composizione socioeconomica delle famiglie degli alunni. A Paderno Dugnano forse è normale già da tempo che all’atto dell’iscrizione gli istituti richiedano o almeno suggeriscano a facoltà di inserire che mestiere fanno i genitori degli aspiranti iscritti.
Non c’è molto per i cittadini: un bonus libri di circa duecento euro, che quest’anno è stato richiesto da una minima percentuale di PADERNESI, perché per “equità” ne esclude la maggioranza: i lavoratori, le famiglie a doppio stipendio: ma chi è mai riuscito a mantenersi con uno solo con il mutuo o l’affitto (ai nostri prezzi!) due figli e appunto la scuola da pagare?
La scuola italiana costa settecento euro a figlio, all’anno. Escludendo chi presenta un isee pari o superiore a ventimila euro, con una cifra simile (settecento euro) siamo all’equità?
Qualcuno ha richiesto i bilanci degli istituti scolastici di Paderno, sempre approvati dai consigli di istituto, dove da sempre passa chi è protagonista anche della politica in città? È facile che li trovi appena sufficienti a pagare il personale e i pochi lavori extra di questo.
Ma allora chi potrebbe intervenire e aiutare la maggioranza delle famiglie di Paderno con i figli nelle scuole?
Quelle escluse dal ricevere (dopo le file agli sportelli, dopo i fastidi della burocrazia, dopo le incertezze del vedersi accogliere la richiesta) pochi euro di minimo aiuto per comprare i libri ai figli?
Si noti bene, libri che, forse casualmente, ogni inizio di anno scolastico spesso cambiano rispetto all’edizione dell’anno appena precedente.
Nell’immediato potrebbe aiutarle chi capisse che si può attivare nelle scuole il prestito o comodato d’uso gratuito dei libri di testo, che i genitori organizzati in effetti già gestivano fino a non molti anni fa ad esempio alle Gramsci di via La Malfa. Ma poi, dicono voci, questo sistema dovettero bloccarlo perché “le altre scuole non lo facevano”(?).
Probabilmente le scuole di Paderno, come in generale in Italia, non stanno messe bene a fondi (spesso riescono ad utilizzare i Pon..si può provare? Domanda).
Ma, fatti due conti, è a vista che a Paderno, a Senago e forse ovunque esistono le associazioni dei genitori. A volte si chiamano Comitato ma è lo stesso, di fatto sono enti privati, non sapendo poi come si registrano. Sono le scuole stesse a raccoglierne le adesioni fino a oltre mille euro l’anno per scuola, insieme ad oblazioni, sponsor, tutto dovrebbe essere regolarmente fiscalmente tracciato.
Sono impegnate ad organizzare serate, sportelli dello psicologo per adulti nelle scuole, in una città che però dovrebbe occuparsi dei propri consultori pubblici a causa del numero di richieste non così accessibili. A volte feste o “la notte bianca”.
Capita che di queste associazioni ce ne sia quasi una a plesso, non ad istituto. Non cittadina come si fa in altri comuni. Bilanci alla mano, qualcosa per le scuole ci sarebbe, ci scommetteremmo, vincolato a qualche statuto. Ciò non toglie che questo “settore di promozione sociale” nascerebbe per la scuola.
E allora? Il cittadino di Paderno (da ventimila euro! Quello ricco) risponderebbe: “e io pago!” Forse.
Se no, se non riesco ad arrivare a fine mese, magari mio figlio va a scuola senza i libri, niente Comodato gratuito dei libri di testo.Equità.
Quello che va a scuola con la jeep no.

Sinistra Alternativa Paderno Dugnano
Csp Paderno Dugnano.