nella Città Metropolitana Milanese

Patrizia Cibin

Sultana Razon Veronesi: «Oggi ho paura degli atteggiamenti arroganti e populisti» Riceviamo da Andrea Capolongo e volentieri pubblichiamo

Sono fortemente proccupato della direzione che sta prendendo la politica non solo in Italia, ma nell’intera Europa, e la mia preoccupazione non deve sembrare eccessiva se una signora dell’alta borghesia milanese ha preso carta e penna ed ha scritto al Corriere della Sera. La vedova in questione è la moglie di Umberto Veronesi, Sultana Razon, ebrea, deportata nel campo di concentramento di Berger-Belsen, che ha lanciato l’allarme
”Oggi ho paura, ho paura Sultana Razon Veronesidegli atteggiamenti arroganti e populisti di alcuni politici. I discorsi a voce alta con le mani appoggiate ai fianchi mi ricordano troppo i passati despoti…. Ho molto paura della piega che sta prendendo la politica italiana, vi prego fermateli!”.
Video Sultana Razon Veronesi        Ecco la lettera pubblicata sul corriere della sera del 23 Giugno 2018: Caro direttore, mi chiamo Sultana Razon Veronesi, nata a Milano nell’agosto 1932. Sono di famiglia ebraica. Sono stata nei campi di concentramento e al confino dal 1941 al 1944 in Italia e dal 1944 al 1945 in un campo di concentramento tedesco a Bergen Belsen, dove morì Anna Frank e milioni di altre persone. Sono stata fidanzata e moglie del professor Umberto Veronesi per oltre 60 anni. Ho avuto 6 figli meravigliosi, tutti laureati in discipline importanti. Oggi ho paura, ho paura degli atteggiamenti arroganti e populisti di alcuni politici. I discorsi a voce alta con le mani appoggiate ai fianchi mi ricordano troppo i passati despoti. Anche loro cominciarono ad arringare con motivazioni banali e ben accette dal popolo, poi piano piano riuscirono a convincere più giovani e anziani sulle buone motivazioni iniziali fino a giungere alla convinzione che occorresse compiere uno sterminio dei popoli diversi dalla pura razza ariana, come pure degli ammalati e degli handicappati per migliorare e ripulire la razza ariana e in particolare quella tedesca. Ho molta paura della piega che sta prendendo la politica italiana. Vi prego fermateli!

#SAVE 194: L’interruzione della legge 194 è contro la libertà delle donne! Riceviamo da Angela Lombardi e volentieri pubblichiamo

Questa lettera è indirizzata alle donne che oggi siedono in Parlamento. Sono le più numerose della storia della nostra Repubblica, si trovano lì per il desiderio e la lotta delle donne che le hanno precedute. Noi vogliamo celebrare con loro i 40 anni della legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza e l’autodeterminazione delle donne che ha dato alle donne il diritto di dire la prima e l’ultima parola sul proprio corpo. Che oggi, a 40 anni dalla sua approvazione, è fortemente ostacolata. Anche in Lombardia, in numerosi presidi ospedalieri è praticamente impossibile abortire perché tutto il personale è nei fatti obiettore. I Consultori familiari sono drasticamente diminuiti e quelli funzionanti soffrono della forte carenza di personale a scapito della diminuzione e qualità dei servizi erogati; è aumentato invece il numero dei consultori privati – un terzo del totale nel 2017 – che però non erogano le prestazioni relative all’interruzione volontaria di gravidanza, realizzando così nei fatti una obiezione di struttura del tutto priva di fondamento giuridico ma coperta da una precisa volontà politica. Negli Ospedali la situazione è altrettanto grave. Il 71,1% dei ginecologi lombardi è obiettore di coscienza, così come il 45,8% degli anestesisti e il 46% degli infermieri e operatori socio-sanitari. Di fatto la legge è inapplicata in intere strutture e le donne sono costrette a spostarsi in altre provincie per effettuare l’interruzione volontaria della gravidanza. Dal 1978 gli aborti sono diminuiti, è un dato di fatto! E questo è lo spirito della legge: fare prevenzione, educare alla sessualità e combattere l’aborto clandestino. Oggi però questo avviene con difficoltà: il sistema sanitario pubblico è definanziato, il servizio pubblico arretra e lascia donne, uomini e bambini soli di fronte alla complessità delle relazioni e della salute pubblica. La Cgil e la Funzione Pubblica si stanno mobilitando per chiedere più risorse per la sanità pubblica e per i consultori e aggiungono: “ Chiediamo di ripensare la questione dell’obiezione di coscienza, non intervenendo sulla norma ma nelle pratiche concrete, anche contrattuali e di gestione aziendale degli enti ospedalieri, prima di tutto garantendo in ogni struttura pubblica e privata accreditata la dotazione organica necessaria a garantire l’applicazione della legge e l’esercizio individuale del diritto da parte delle donne. Si tratta cioè di costruire l’organizzazione necessaria a garantire il diritto, altrimenti il diritto resta sulla carta”.
Anche noi nel nostro piccolo non vogliamo dimenticare e vanificare le battaglie che abbiamo fatto per avere una legge che sancisca l’autodeterminazione della donne e ci schieriamo al fianco di tutti coloro che difendo la legge. E’ per questo che chiediamo di sottoscrivere la petizione on line #SAVE194 https://www.fare.progressi.org/petitions/le-donne-sono-qui
Dalla legge 194 non si può tornare indietro: “Insieme abbiamo salvato tante donne dalla morte e dalla vergogna della clandestinità. E’ per questa coscienza che non ci può fare paura l’oscena propaganda che si sta scatenando in questi giorni contro questa legge, che pretende di mostrare le donne come assassine. Ma l’amore delle donne per la vita lo testimoniano secoli di storia”. L’amore delle donne significa anche LIBERTA’: essere libere di desiderare, di decidere da sé, per sé. “È la nostra libertà a fare paura” si sottolinea nella lettera. Violenze e femminicidi, purtroppo sempre all’ordine del giorno, trovano radice in questa paura maschile, di perdere potere, controllo.

Rinviato il Consiglio Comunale sulla RE3

Non avendo raggiunto il numero legale di presenze, il Consiglio Comunale di ieri sera è stato rinviato a

OGGI, Mercoledì 9 Maggio ore 19.30.

Con l’assenza di numerosi Consiglieri della maggioranza, i Consiglieri di opposizione hanno deciso di non entrare in sala, per manifestare ulteriormente il loro dissenso per le decisioni che si andavano a prendere. Oltre a portare in Consiglio Comunale proposte e progetti molto discutibili per il bene della Città, la maggioranza non è in grado di garantire il numero legale in Consiglio Comunale  
Con l’assenza di numerosi Consiglieri della maggioranza, i Consiglieri di opposizione hanno deciso di non entrare in sala, per manifestare ulteriormente il loro dissenso per le decisioni che si andavano a prendere. Oltre a portare in Consiglio Comunale proposte e progetti molto discutibili per il bene della Città, la maggioranza non è in grado di garantire il numero legale in Consiglio Comunale!

Non avendo raggiunto il numero legale di presenze, il Consiglio Comunale è stato rinviato a

OGGI, Mercoledì 9 Maggio ore 19.30.

Non avendo raggiunto il numero legale di presenze, il Consiglio Comunale è stato rinviato a

OGGI, Mercoledì 9 Maggio ore 19.30.

Con l’assenza di numerosi Consiglieri della maggioranza, i Consiglieri di opposizione hanno deciso di non entrare in sala, per manifestare ulteriormente il loro dissenso per le decisioni che si andavano a prendere. Oltre a portare in Consiglio Comunale proposte e progetti molto discutibili per il bene della Città, la maggioranza non è in grado di garantire il numero legale in Consiglio Comunale!
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  1. 7 ottobre manifestazione a Roma

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