nella Città Metropolitana Milanese

Internazionale

Transatlantic Trade and Investment Partnership Il Consilio Comunale di Senago dice NO

nottipIl Consiglio Comunale del 13 luglio ha preso posizione contro il TTIP schierando il Comune a fianco di diverse città europee (enti e associazioni) che hanno intrapreso azioni per segnalare il dissenso delle proprie Comunità al TTIP. Una maggioranza trasversale che non ha avuto paura delle proprie opinioni. Di seguito il comunicato stampa: “Il Consiglio Comunale di Senago, rilevato che: – l’obiettivo prioritario di tale Partenariato è quello dell’eliminazione di tutte le barriere “non tariffarie”, che altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e della dignità sociale; – il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP mira a creare nuovi mercati con l’apertura dei servizi pubblici e dei contratti per appalti governativi alla concorrenza di imprese transnazionali, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione; – l’assoluta segretezza con cui vengono condotti i negoziati, che non prevedono alcun coinvolgimento né delle popolazioni, né delle istituzioni che a tutti i livelli le rappresentano, costituisce un preciso attacco al diritto dei cittadini e delle comunità locali di conoscere i termini e le conseguenze di tali negoziati e di potersi pronunciare nel merito; – il diritto degli investitori transnazionali a citare in giudizio i governi e le autorità locali, in seguito all’approvazione di norme e/o delibere di interesse generale che potrebbero pregiudicarne i profitti, costituisce un gravissimo ‘vulnus’ democratico, un’inaccettabile compressione dell’autonomia delle autorità pubbliche e un’azione destrutturante sulla coesione sociale delle comunità territoriali (leggi l’intero documento sul sito del Comune) Ha approvato una mozione di “Dissenso al Negoziato sul partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP)” Tale mozione viene inviata al Consiglio Regionale, al Consiglio dei Ministri, al Parlamento Italiano ed Europeo e alla Commissione Europea.”      

Golpe e controgolpe La Turchia verso la dittatura personale?

erdoDifficile commentare quanto sta succedendo in Turchia.Voglio solo esprimere uno stato d’animo che credo comune. Va bene difendere un governo democraticamente eletto, come  quello di Erdogan, a fronte di militari ribelli. Va bene punire chi si è rivoltato, commettendo crimini, contro il potere legittimamente costituito in un regime parlamentare. Va bene anche uno stato d’emergenza e una restrizione provvisoria di alcune libertà costituzionali solo per il tempo necessario a ripristinare la legalità della supremazia del Parlamento e del governo sugli insorgenti. Ma adesso che le agenzie di stampa ci parlano di 50.000, forse 70.000 tra arresti, licenziamenti, allontanamenti, purghe di cittadini, va ancora bene? E di quali cittadini si parla? Per i militari possiamo immaginare che vi sia un reato di “alto tradimento”verso il potere politico-istituzionale. Ma i militari direttamente coinvolti si sono macchiati di colpe specifiche e di responsabilità personali dimostrabili di fronte ad un tribunale che li processerà applicando il diritto penale turco? Dovrebbe essere così. E i magistrati che colpe hanno avuto? Quale tradimento si può imputare loro? Hanno partecipato, fomentato, sostenuto direttamente e personalmente il golpe? E il governo turco ha prove così schiaccianti da arrestarli in massa? E i giornalisti che colpe specifiche hanno avuto ? E gli insegnanti? E gli iman? E i dipendenti pubblici di varie amministrazioni arrestati, sospesi, licenziati? Difficile credere che tutte queste persone abbiano delle responsabilità personali tali da giustificare arresti  e pestaggi. Difficile anche credere, senza tentazioni “complottiste”, che in poche ore l’Amministrazione Erdogan sia stata in grado di arresti di massa mirati, chirurgici. Segno che c’erano da tempo liste di proscrizione già belle pronte? Non è  che tra questi cittadini arrestati ci sono anche tutti gli oppositori politici del governo Erdogan? Non c’è real politik che possa giustificare la presenza di uno stato siffatto dentro l’Europa comunitaria. Attenzione che il contagio delle dittature personali è in agguato, se non è già in azione.

Comunque vada vince l’egoismo

JoCoxComunque vada ha vinto l’egoismo. In attesa degli ultimi spogli (scrivo alle 6am di venerdì 24) la vittoria dei fautori della brexit sembra assai probabile e fotografa la situazione prevista, una sostanziale spaccatura a metà tra chi, tra i cittadini del Regno Unito, vuole restare in Europa e chi invece preferisce uscirne. Andranno a stare meglio o peggio ? Come impatterà sulle vite degli altri cittadini europei ? Fino ad ora sono state fatte solo ipotesi ma, soprattutto, sono state fatte per cercare di portare acqua ad uno dei due mulini. Fra qualche ora sapremo con esattezza quale delle due parti ha vinto il democratico confronto referendario, che va rispettato, ma chiunque vinca, dentro o fuori l’Unione Europea, sia nel Regno Unito che nel resto della UE, non può prendere semplicemente atto del risultato. Intanto perché poco meno della metà degli elettori anglosassoni non sarà comunque soddisfatta e qualche risposta bisognerà darla anche a loro, ma anche perché il risultato è figlio di una grave crisi generalizzata, anche di valori, ma è soprattutto figlio della miopia delle classi dirigenti europee degli ultimi decenni. Continua a leggere
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