nella Città Metropolitana Milanese

Paderno Dugnano

Sanità pubblica o privata?

Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali lombarde si fa più stringente l’attenzione verso la realtà del nostro sistema sanitario. E delle relazioni tra sistema sanitario pubblico ed iniziativa sanitaria privata.

La trasmissione Report di RAI 3 ha annunciato una suo servizio per settimana prossima proprio sul sistema sanitario lombardo. Da vedere. Intanto due notizie hanno attirato l’attenzione di chi si occupa di sanità nel nostro territorio.

La prima è quella di una nuova iniziativa privata della clinica San Carlo di Paderno Dugnano che ha aperto una struttura (il Medial Center) per visite ed analisi a Limbiate, presso l’area della nuova RSA di via Trieste. Si tratta come annunciato di un luogo dove ci “saranno diversi  specialisti da cui sarà possibile ottenere una visita: dai geriatri ai cardiologi, da ginecologi a oculisti sono presenti tutti i campi in cui è importante tenersi sotto osservazione. Sarà completo di dieci ambulatori medici, un centro prelievi, un ambulatorio infermieristico e uno studio dedicato alla riabilitazione, tutti ambienti che sono stati dotati di strumenti e apparecchiature di ultima generazione.” Un plauso a questa famiglia di imprenditori padernesi non è fuori luogo.

L’altra notizia è la conferma di finanziamenti regionali per Bollate, Garbagnate, Paderno Dugnano e Senago. Per Bollate 3.807.869 euro, di cui 2 milioni e 261mila euro che arriveranno dal Pnrr e un milione e 546mila euro da fondi regionali. Garbagnate ha ottenuto 2,5 milioni di euro, Paderno Dugnano 3,5 milioni, mentre Senago ben 4,2 milioni.

Ma come ormai tutti sanno vanno bene i finanziamenti per le infrastrutture (edifici e apparecchiature sanitarie) ma servono soprattutto nuovi medici, specialisti ed  infermieri. Diversamente il rischio è di realizzare nuovi servizi senza poi avere il personale per farli funzionare. E quindi è adesso che bisogna capire se anche per Paderno Dugnano si farà una vera e convinta vertenza per una sanità e una Casa della Comunità pubblica o si ricorrerà, come molti temono, a una “bella convenzione” con imprenditori privati. I cittadini devono essere informati e coinvolti in questa battaglia per la loro salute.

IperDì e SuperDì chiusi Lavoratori senza stipendio da luglio

Un’altra crisi nel settore della grande distribuzione che ci toccca direttamente. L’ IperDì di via Erba 90 a Paderno Dugnano risulta chiuso: Il cartello dice:Chiuso per ferie ma le notizie  di stampa non lasciano ben sperare. Di seguito un aggiornamento della situazione della catena di Supermercati citati dal quotidiano on-line “Milanotoday”del 21 agosto: “Crisi IperDì e SuperDì, stop agli stipendi Sembrerebbe che la catena di discount stia attraversano una profonda crisi. I due punti vendita SuperDì e Iperdì di via Ornato e viale Molise a Milano sono chiusi da diversi giorni. Stessa cosa per i supermercati della catena nei comuni di Trezzano sul Naviglio, Paderno Dugnano e Rho, nell’hinterland cittadino. Ma le corsie deserte e gli scaffali vuoti – ormai la quotidianità anche per i discount lombardi, piemontesi e liguri del marchio – non sono solo il risultato di una chiusura estiva prolungata. Infatti i lavoratori, che sono stati obbligati ad andare in ‘ferie’, da luglio non ricevono lo stipendio. La verità è che la catena di supermercati sta attraversando una profonda crisi.Un migliaio di dipendenti sono in attesa di conoscere quale sarà il loro destino – scrive Andrea Gianni su Il Giorno -, ad agosto invece di vedersi accreditato lo stipendio sul proprio conto, hanno ricevuto una comunicazione asciutta con la quale l’azienda li avvisava che per ora non avrebbero ricevuto la busta paga. Dopo aver esaurito ferie e permessi residui, a partire da settembre il personale di SuperDì e Iperdì potrebbe essere messo in aspettativa retribuita. Nel frattempo i sindacati hanno già segnalato la situazione all’Ispettorato del lavoro e hanno chiesto un confronto con l’azienda. I cartelli apposti sulle saracinesche dei supermercati chiusi parlano di riapertura a settembre o di lavori di ristrutturazione. Ma in realtà già nei mesi scorsi l’azienda di discount era stato costretta a vendere alcuni negozi.Di fatto, il piano del gruppo prevederebbe la cessione di 15 punti vendita su 43, il pagamento degli arretrati ai fornitori, la ristrutturazione delle filiali rimanenti, il rilancio con attività promozionali e la riduzione del personale. Al momento però sono stati ceduti solo due supermercati.”

8 proposte di legge “radicali” Comunicato stampa di Gianni Rubagotti

Ricevo da Gianni Rubagotti il seguente comunicato stampa: “Parte a Milano e negli altri capoluoghi lombardi la campagna di raccolta firme sulle 8 proposte di legge di iniziativa popolare sulla giustizia giusta e non solo del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito che continuano le battaglie che furono di Enzo Tortora. 8 firme a Paderno Dugnano per continuare le lotte di Tortora e Pannella Nella ex-provincia di Milano si potrà firmare a Paderno Dugnano in via Grandi 15 dal lunedì al venerdì dalle 8:15 alle 12:15. Le 8 proposte di legge riguardano: 1. Modifica dell’articolo 79 della Costituzione in materia di concessione di amnistia e indulto. L’amnistia e l’indulto sono necessari per riportare l’Italia nella legalità della sua Costituzione e davanti all’Europa. Il quorum di 2/3 del Parlamento dal 1992 rende impossibili questi provvedimenti. 2. Revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia di cui al D.lgs. n. 159 del 6 settembre 2011. Per impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema economico senza distruggerlo, per salvaguardare la continuità aziendale e i posti di lavoro, per prevenire il crimine senza distruggere le vite delle persone, per combattere la mafia senza minare i principi dello Stato di Diritto e i diritti umani fondamentali. 3. Abolizione della possibilità di assunzione di incarichi extragiudiziari da parte dei magistrati. Per impedire ai magistrati di assumere incarichi incompatibili con l’esercizio efficiente e imparziale delle loro funzioni principali e ordinarie, ovvero quello di amministrare la giustizia «in nome del popolo italiano». 4. Introduzione del sistema elettorale uninominale per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Elezione del parlamento italiano con il sistema elettorale uninominale secco come quello anglosassone: piccoli collegi per assicurare la relazione tra l’eletto e il territorio; chi prende più voti è eletto. Continua a leggere
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