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1.CASA

Dalla Regione Lombardia apprendiamo che con una delibera proposta dall’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità, la Giunta regionale ha approvato, secondo quanto previsto dal Cipe, i criteri per la definizione della manifestazione di interesse finalizzata alla selezione dei soggetti attuatori (Comuni e Aler) di programmi integrati di edilizia residenziale sociale. Il provvedimento, attraverso un decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Mit), prevede per la Lombardia risorse pari a 47.700.000 euro.

Sono finalizzati  ad incrementare l’offerta abitativa pubblica tramite il recupero e la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente, a potenziare l’offerta abitativa sociale attraverso programmi di housing sociale, di recupero e di riuso del patrimonio edilizio privato non utilizzato, alla rigenerazione urbana delle periferie e delle aree urbane degradate e alla promozione della coesione sociale e della legalità nei quartieri per contrastare il disagio abitativo e l’abusivismo.

Regione Lombardia deve, quindi, individuare e comunicare al Mit i soggetti attuatori dei programmi e attribuire i relativi importi. Così si avvia il procedimento finalizzato a selezionare i soggetti attuatori. Il provvedimento interessa i 53 Comuni appartenenti alle prime 4 classi del fabbisogno abitativo stabilito dal Prerp 2014-2016 e cinque aziende Aler. Tra i comuni  c’è anche Paderno Dugnano

2.TRAM MILANO-LIMBIATE

Dal Movimento 5 Stelle regionale si comunica che c’è preoccupazione “in merito al procedere a rilento dell’iter legato alla riqualificazione della tranvia Milano-Limbiate. Sono mesi che non vediamo muoversi nulla, per questo motivo abbiamo chiesto a Regione Lombardia quale fosse lo stato d’avanzamento del programma.”

Regione Lombardia ha risposto che, ad oggi, non vi siano elementi tali da lasciar presagire uno scostamento dal crono-programma concordato. Ma i tempi stringono e i comuni coinvolti dal progetto stanno ancora discutendo fra loro. Entro fine 2020, al fine di non perdere i finanziamenti già erogati, bisognerà andare a bando. Non c’è tempo da perdere.

La paura è che alcuni fra i comuni coinvolti rifiutino di mettere la propria parte, sacrificando l’immediata riqualificazione  della metro tranvia sull’altare di un futuro prolungamento della M3. Ma sacrificare una risposta concreta oggi, in nome di un obiettivo che, nel migliore dei casi, sarà raggiunto fra almeno dieci anni, è una scelta miope.