nella Città Metropolitana Milanese

Puliamo il Seveso io aderisco

2015-09-27_puliamo_il_Seveso Ripropongo il testo della  mia adesione di maggio invitando i cittadini a fare altrettanto. L’iniziativa organizzata dalla lista Insieme per Cambiare è lodevole, per diversi motivi. Primo perché riporta al centro dell’attenzione pubblica un tema ambientale troppo trascurato: quello del Fiume Seveso. Una risorsa dimenticata da questa Amministrazione comunale. Secondo perché lo fa in maniera ben strutturata e articolata tale da permettere ad ognuno di avvicinarsi, studiare, pensare e progettare insieme un futuro ambientalmente più sostenibile che fondi le sue radici sulle “nostre ragioni ambientali” ed il fiume Seveso è una di queste. Si perché il Fiume Seveso è stato la matrice della nostra storia umana ed urbana e può tronare ad essere centrale nella vita della nostra comunità. E’ attorno ad esso che sono nati gli insediamenti di Palazzolo, Dugnano e Paderno. Quando l’acqua era pulita e il fiume era ben visibile e forse anche ricco di pesci. Poi l’industrializzazione e l’urbanesimo del ‘900, insieme all’avidità edificatoria degli anni successivi, ne hanno nascosto il profilo, incementato gli argini, coperto il letto e distrutto l’ambiente circostante fino a farlo diventare una “fogna a cielo aperto”. E poi un problema idraulico anche per Milano. E’ solo con il Contratto di Fiume degli anni ‘90 e con l’iniziativa del Centrosinistra che rinasce, almeno a Paderno Dugnano, l’idea di “Fiume”. Con il PRG del 1999, grazie all’architetto Paolo Maffioletti, Paderno è il primo Comune che prevede nel suo strumento urbanistico un “Parco Urbano del Seveso” dentro il proprio territorio. Parco che nei successivi anni si è cercato di realizzare e ampliare. Ma il Centrodestra che governa Paderno dal 2009 ha abbandonato questo obiettivo. Obiettivo che oggi è più lontano ma più urgente visto l’avvicinarsi della realizzazione delle Vasche del Seveso a Senago e a Palazzolo Milanese. Inoltre, dopo la “sconfitta della Rho-Monza”, questo obiettivo ambizioso può permettere la ripresa di un territorio che deve valorizzare le sue risorse ambientali in maniera nuova. Per queste ragioni credo sia utile e doveroso aderire a questa iniziativa, garantirle il successo che merita e aiutarla a costruire un movimento ancora più vasto, fatto di cittadini, associazioni e partiti. Un movimento così forte che riesca ad imporre a questa Amministrazione Comunale, cieca e muta, la ripresa di quegli obiettivi concreti del Contratto di Fiume che permetterebbero al nostro territorio di tornare protagonista della valorizzazione ambientale del Nord Milano. Io, personalmente, aderisco ed invito cittadini, associazioni e partiti a fare altrettanto.
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