Quale innovazione?

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Ricevo da Ottorino Pagani la seguente riflessione che pubblico volentieri:

” Viviamo in un Paese con un “Ministero per l’Innovazione” concentrato sulle applicazioni digitali che dovrebbero favorire uno “ sviluppo sostenibile e inclusivo”, verso una “società digitale” e con “l’obiettivo innovazione”; cioè, un po’ di confusione tra “i fini e i mezzi” a beneficio, temo, dei lobbisti che venderanno a caro prezzo alla Pubblica Amministrazione applicazioni digitali con scarsissima innovazione tecnologica.

Nel frattempo, uno dei veri innovatori delle tecnologie digitali, il fondatore di Microsoft , sta investendo in Italia ; dal Corriere Innovazione del 27 giugno 2020: “Bill Gates e il bonifico da un milione di dollari a Vincenzo di Leo, ex operaio di 72 anni. -Da Seattle il fondatore della Microsoft ha messo gli occhi sul progetto di Vincenzo di Leo che a Cavenago ha realizzato una speciale pompa idraulica per lo svuotamento delle latrine nei paesi poveri. … nel Rendiconto 2019 della “Bill and Melinda Gates foundation” leggiamo: 400 mila dollari nel 2019 si aggiungono ai 640 mila del 2016 per la Società Idee&Prodotti (di V. di Leo) per sviluppare, testare e convalidare una pompa in grado di gestire efficacemente la spazzatura per lo svuotamento delle latrine nei paesi in via di sviluppo…. La caratteristica innovativa di questa pompa è la tolleranza, cioè la capacità di far passare detriti insieme ai liquidi. In pratica tutto quello che passa dal tubo di aspirazione passa anche dal corpo pompa senza bloccarla; non sono dunque necessari ne’ trituratori ne’ griglie… Al mondo non esiste un prodotto simile. Ha un passaggio totale, una tolleranza che nessun’ altra pompa ha. L’unico sistema simile sono gli autospurgo , ma l’autospurgo deve fermarsi e svuotarsi, noi invece lo facciamo con un sistema in continuo, impiegando un quinto dell’energia e arrivando ovunque”.

Cioè, Bill Gates continua a investire nell’innovazione dei sistemi idraulici: nel 2018 ha presentato il primo WC che funziona senza acqua e senza fognature, frutto di un investimento di 200 milioni di dollari e sette anni di sviluppo. “Un macchinario da fantascienza rispetto ai banali WC chimici.. che permette di trasformare quello che viene depositato nella tazza in fertilizzanti e acqua; ideato per le aree più povere del Pianeta per evitare la morte di mezzo milione di bambini, ogni anno, a causa delle carenze igienico sanitarie.”

Un Paese con un forte dissesto idrogeologico che dovrà affrontare le emergenze del riscaldamento globale non dovrebbe prendere spunto dalle politiche di investimento della Fondazione del filantropo americano? Non dovremmo pianificare e premiare una rivoluzione nei sistemi di gestione delle acque per garantirci davvero “uno sviluppo sostenibile e inclusivo”? E il “Ministero dell’Innovazione” non dovrebbe, come compito primario, aiutare a crescere i tanti “Vincenzo di Leo” che abbiamo in Italia? “