Parigi
Dopo Parigi Basta un minuto di silenzio?
Riceviamo da Marco Coloretti una riflessione dopo la fiaccolata per la Pace di Bresso di venerdì 20 novembre.
Attentati di Parigi una lettera del Ministro Stefania Giannini
I gravissimi fatti di Parigi rappresentano un attacco al cuore dell’Europa senza precedenti. Un attacco al quale dobbiamo subito dare una riposta, innanzitutto educativa e culturale. #PorteOuverte (www.facebook.com), Porta Aperta, è stata la parola d’ordine lanciata sui social network dai cittadini di Parigi subito dopo gli attacchi terroristici, per offrire un riparo a chi era in strada terrorizzato. Una reazione di grande civiltà e coraggio.
Porta Aperta deve essere anche la nostra risposta. Non possiamo restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure.
Per questo, invito le scuole, le università, le istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale a dedicare, nella giornata di lunedì, UN MINUTO DI SILENZIO alle vittime della strage parigina e almeno UN’ORA ALLA RIFLESSIONE sui fatti accaduti. Porte Aperte significa anche coinvolgere la cittadinanza, le famiglie.
Continua a leggere
Parigi brucia i semi dell'odio
Mentre scriviamo le vittime sono 128, purtroppo destinate a crescere visto l’alto numero, oltre 350, di feriti alcuni gravi. È una strage immane nel cuore culturale e politico d’Europa. Parigi, segnata dall’attesa di un sabato che doveva essere spensierato, vive giorni di terrore, insicurezza e paura. Che dilagano nelle capitali europee. Già scrivono del grave smacco, dopo l’eccidio di Charlie Hebdo, del governo francese. Il fatto davvero doloroso è che bersaglio della guerra asimmetrica del terrorismo jihadista è, ancora una volta, la vita dei civili.